MAPS
Music Adapted Psychacustic System è una stimolazione per integrare le informazioni sensoriali, attraverso il canale uditivo.
L’ascolto rientra nel campo della percezione intesa come il risultato di una “rielaborazione intenzionale del dato sensoriale attraverso l’attenzione selettiva”.
“L’orecchio non è solo l’organo dell’udito; esso è diventato per necessità umana un apparato uditivo, ma la sua attività iniziale fu sicuramente tutt’altra”. Erroneamente si sostiene che l’apparato uditivo abbia come funzione l’individuazione del linguaggio, del suono o del rumore, ma inizialmente non individua nulla. Esso subisce. Riceve il suono. “Il suono è la manifestazione primaria, esistente persino nel silenzio della percezione umana” (A. Tomatis, 2001). Attraverso l’orecchio, riusciamo a stimolare la corteccia in modo da far comprendere l’ascolto a tutto l’organismo e preparare così il terreno per l’esperienza sensoriale visiva.
L’ascolto con MAPS diventa cosciente e consapevole, e tutto l’organismo si mette in “attesa”.
Alla base di MAPS c’è un fenomeno neurofisiologico definito “mismatch negativity (MMN) ”, scoperto negli ultimi anni e che, se utilizzato in maniera adeguata, è in grado di aumentare il livello di apprendimento dell’organismo, e migliorare la normale performance dell’individuo ottimizzando le risorse disponibili.
VTI
L’educazione visiva (VTI Visual Training Integration), è una stimolazione sensoriale che riesce a generare i cambiamenti cognitivi e comportamentali utili a tutto l’organismo.
La visione è il risultato di un apprendimento ed è un processo dinamico e quindi un “movimento”.
Lo stress è indispensabile per l’attivazione di qualsiasi movimento. L’apprendimento è una forma di adattamento e, oltre a richiedere una certa flessibilità da parte dell’organismo, costituisce la direzione del movimento, di conseguenza non può prescindere dallo stesso. Più precisamente lo stress è importante per l’essere vivente perché contribuisce al suo sviluppo senza che l’organismo debba fornire una contropartita.
Lo stress positivo, prodotto dalla stimolazione visiva, ha carattere transitorio e non provoca effetti indesiderati nell’essere umano, che è predisposto naturalmente a sopportare “sollecitazioni” temporanee.
L’80% delle informazioni provenienti dal mondo esterno sono recepite attraverso il sistema visivo, ne consegue che esso riveste un ruolo di fondamentale importanza nei processi di apprendimento e nella vita quotidiana dell’individuo.
Un sistema visivo inefficiente interferisce non solo con la ricezione e l’elaborazione dell’informazione visiva, ma anche con tutte le informazioni provenienti dal mondo esterno.
La stimolazione visiva è una tecnica indirizzata a riequilibrare il sistema visivo, permettendo così l’integrazione di tutte le informazioni ottenute tramite i processi di apprendimento.
IPR INTEGRATION OF PRIMITIVE RESPONSES
L’integrazione delle risposte primitive è un processo di integrazione sensoriale sensori-motorio che propone, alla base dei disturbi del neuro-svilippo la non integrazione delle risposte primitive che per qualche motivo, non si sono integrate sufficientemente, per consentire un’adeguata riposte dei riflessi posturali che ne risulteranno inevitabilmente deficitari.
Normalmente la presenza dei riflessi primitivi o arcaici hanno una valenza patologica, come sosteneva Mary Fiorentino, che è stata la prima terapista che ne ha evidenziato la peculiarità e soprattutto la necessità di integrarli nei bambini con paralisi cerebrale, per consentire un neuro-sviluppo più armonioso.
Peter Blythe è stato uno dei primi psicologi che ha messo in evidenza tale disfunzionalità, evidenziando come questo potevano inficiare gli apprendimenti non solo scolastici ma anche del linguaggio, motorio e di tutta l’integrazione sensoriale.
Per integrare le risposte primitive disfunzionali si utilizzano tecniche di movimento corporeo, propriocettivo e di contro-resistenza muscolare ognuna delle quali tendenti ad integrare queste disfunzionalità primitive.